
Sembra che non sia mai stato Faraone, sebbene il suo nome sia iscritto all'interno di un cartiglio. Su un graffito dello uadi hammamat, una stele chiamata "falsa porta", costudita al Museum of fine arts di Boston, mostra Hordjedef intento a adorare un fiore di loto, atto rituale in genere compiuto da sacerdotesse. Il testo dice: "che la voce esca per lui in tutta festa, ogni giorno".
La sua impotanza arrivò tale da essere adorato e paragonato alla grandezza di Imhotep.
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