venerdì 2 settembre 2011

USERKAF

Fu il primo figlio di Redgedet secondo la leggenda, ma più probabilmente nato dalla principessa Neferhetepes e quindi nipote della regina Hatepheres II e di Djedefre, discendente del ramo secondario della famiglia di Cheope, regno per solo sette anni. Famoso il suo tempio vicino a Abu Ghorab, a sud di Heliopolis, la città dedicata a Ra e Atom incarnazioni del Dio solare e luogo d'origine della famiglia reale. Userkaf, avviò numerosi viaggi nelle nazioni vicine, allaciò importanti relazioni di carattere comerciale, soprattutto con il mondo Egeo, che si rivelarono molto vantagiose per il paese. Vicino alla piramide a gradoni di Djoser a Saqqara, si trova un'altra piramide mezza crollata, si tratta del sepolcro di Userkaf, il cui nome è "I luoghi diUserkaf sono puri". Primo Faraone della V dinastia, che va dal 2510 al 2350 A.C. (Antico regno). In un reperto ritrovato, il famoso Papiro Westcar, dice che a Cheope fu predetto, che la moglie di un sacerdote di Ra, Redgdet, sarebbe stata feconda da Ra in persona, e avrebbe generato tre gemelli destinati a regnare sull'Egitto. Questi tre figli sarebbero i primi tre faraoni della V dinastia, Userkaf, Sahura e Kakai. Sembra però accertato che almeno i primi due fossero in realtà, figli di Shepseskaf (ultimo Faraone della IV dinastia) e di sua moglie Khantkawes, figlia di Micerino.

Tornando al discorso della sua piramide, costruita vicino a quella di Djoser, facesse parte di un complesso di tre piramidi, la sua, alta 49 metri con una inclinazione di 53° e una base di 73 x73 metri circa, poi due piramidi molto più piccole, quella della regina e quella satellite, nel mezzo delle tre sorgeva il tempio con affianco una piccola cappella per le offerte.
Purtroppo per risparmiare le risorse del paese e il tempo a disposizione, oggi possiamo ammirare soltanto le rovine.



Il bellissimo sarcofago in basalto, si trova ancora oggi al suo interno, dentro ad una stanza di 8x3 metri circa, del suo corpo non si ha traccia. Nelle piramidi di quel tempo , era consuetudine decorare gli interni, invece, come quella di Cheope, era priva di qualsiasi tipo di decorazioni

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